I Monti Alburni sono un massiccio carsico ricco di doline, grotte, cavità e inghiottitoi che si trovano tra la valle del Sele e del Tanagro e fanno parte del Subappennino lucano. Per la loro morfologia, notevole soprattutto dal lato occidentale (ad esempio dalla Piana del Sele), sono conosciuti come le Dolomiti campane.
La natura carsica del complesso ha favorito la formazione di un gran numero di grotte e cavità (circa 400) tra le quali sono famose quelle di Castelcivita, le più estese del sud Italia, e di Pertosa (Grotte dell’Angelo), costellata di stalattiti e che contiene un lago sotterraneo di acqua plumbea e gelida.
Ricco di sentieri e mulattiere, la catena degli Alburni costituisce oggi il cuore del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e Alburni . Al centro di essi, su di una strada che congiunge Sant’Angelo a Fasanella a Petina e Polla si trova un rifugio, il Casone d’Aresta (1.169 m), e poco lontano la scultura rupestre dell’Antece.